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Antropologia della morte

Milano, Milano, 1976, Saggi blu
cm 21x13.7, pp. 569-(7), brossura
Unica edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 25
INDICE

Introduzione 5

PARTE PRIMA. LA MORTE È AL PLURALE


I. Morte fisica e morte biologica 17 


   a) La morte fisica 17
   b) La morte biologica 32

II. Morte sociale, morte dei fatti sociali e socializzazione della morte 51 


   a) La morte sociale 52
   b) La morte dei fatti sociali 63
   c) Socializzazione della morte: l'istituzione e il codice 77

II. La morte, l'animale e l'uomo 83 


   a) I dati dell'etologia 83


PARTE SECONDA. LA MORTE DATA, LA MORTE VISSUTA


I. Il far morire 105 


   a) La natura aggredita: l'ecocidio 106
   b) L'omicidio collettivo 109
   c) La morte singola 120

II. Il morire: dal rappresentato alla rappresentazione 145 


   a) La morte spostata (i dati demografici) 145
   b) Morte rappresentata, morte come rappresentazione 164

III. I volti del morire: morte concepita e morte vissuta 181 


   a) Gli uomini, gli oggetti e la morte 181
   b) Le forme del morire 185
   c) Morte e persona 239

IV. L'esperienza della morte: realtà, limite 258 


   a) La mia propria morte 259
   b) La morte dell'altro 268


PARTE TERZA. GLI ATTEGGIAMENTI FONDAMENTALI DI IERI E DI OGGI


I. I morti e i morenti 289 


   a) Atteggiamenti di fronte al cadavere 289
   b) Comportamenti al cospetto del morente 320

II. L'uomo davanti alla morte 341 


   a) Per un nuovo approccio ai comportamenti 344

III. Le grandi linee di una evoluzione 371 


   1) Desacralizzazione 371
   2) Desocializzazione 379
   5) Morte e rendimento 3836
   4) Morte e scienza 386
   5) Urbanizzazione e cimiteri 389


PARTE QUARTA. DALLA PUTREFAZIONE ALL'IMMAGINARIO


I. La morte e il linguaggio: introduzione a una tanatosemiologia 399 


   a) La morte e il linguaggio nell'Africa nera 401
   b) La morte e il linguaggio nelle società occidentali 422

II. La morte e i simboli 440 


   a) La simbolica negro-africana 441
   b) Riti di lutto e morte simbolica 454
   c) Il simbolo e la morte in Occidente 477

III. Credenze e atteggiamenti confortanti: i due campi dell'immaginario 516 


   a) Credenze, sistemi di pensiero
   b) Atteggiamenti e riti
   Si può concludere? 559
      Quello che abbiamo detto 559
      Che fare? 565
Morte europea, morte africana: questo libro le mette di fronte, le obbliga a specchiarsi l'una nell'altra. Come sì muore in Europa? Come si muore in Africa? Se a queste domande potessimo dare una risposta completa, non solo sapremmo "come si muore", ma sapremmo anche "come si vive" e l'antropologia della morte si risolverebbe in un'antropologia totale.

Questo è compito ineseguibile (l'antropologia è destinata a rimanere eternamente inconclusa, sospesa...) non è l'ambizione di questo libro, ma ne è l'orizzonte e il senso. Di molti argomenti parla Thomas; della morte nella diversità dei suoi aspetti (del morir presto, del morir tardi, del morir male, del morire dolorosamente...); degli atteggiamenti verso ia morte appunto, e verso il morente, verso il cadavere, verso chi porta il lutto; del modo in cui la morte viene concepita, rappresentata, immaginata, subita, cercata, fuggita, trascesa. E sempre la sua analisi approda alla medesima evidenza: c'è una società che rispetta l'uomo e non rifiuta la morte: quella africana; ce n'è un'altra tanatocratica, ossessionata e terrificata dalla morte: quella occidentale. Molti elementi rendono straordinario Antropologia della morte, ma uno soprattutto vorremmo segnalarne qui al lettore: il libro di Thomas è un libro di "scienza", che usa un gran numero di ricerche monografiche e procede secondo un metodo insieme sicuro e sìnuoso, e tuttavia è anche un libro che cerca una "saggezza", o se si vuole, un'"arte" del Buon Morire; o del Buon Vivere, dunque.

Louis-Vincent Thomas, antropologo e sociologo, e professore universitario a Parigi; fondatore della "Societé de thanatologie", e autore di Cinque saggi sulla morte africana.

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